venerdì 17 ottobre 2014

La quantità - classe prima


Iniziamo con esperienze ludiche e percettive per guidare al confronto di quantità
Invitiamo gli alunni a uscire dal proprio posto dopo aver messo un pastello sul banco. Io vedo un insieme di pastelli e vedo anche un insieme di bambini. Di chi è questo pastello? Allora dico: “Il pastello rosso appartiene a …..” “E questo giallo di chi è?”. A ciascun pastello corrisponde un bambino. Facciamo tornare gli alunni ai loro posti, diciamo loro di restare in piedi dietro il banco e di tenere in mano il loro pastello. Verbalizziamo insieme: "A ciascun bambino corrisponde una pastello, ci sono tanti bambini quanti pastelli, l’insieme dei pastelli è potente come quello degli alunni." 
Disponiamo i bambini in fila a 2 a 2: maschi e femmine. Ciascun bambino dà la mano ad una bambina. Rileviamo la situazione: a ciascun bambino corrisponde una bambina, ma a ciascuna bambina non corrisponde un bambino. L’insieme delle bambine è più potente, quello dei bambini è meno potente. 
"Sapete quanti bambini ci sono in classe?" Contiamoci. "Avete tutti la sedia per sedervi? Ogni bambino ha il suo banco? Sapete dirmi quanti banchi ci sono? E quante sedie?" Togliamo alcune sedie. "Ci sono tante sedie quanti bambini? Sono più le sedie o i bambini? I bambini sono di più o di meno delle sedie?"

Passiamo quindi ad esperienze con materiale non strutturato e strutturato per cogliere le relazioni di potenza mediante la corrispondenza uno ad uno. Con oggetti vari e con i regoli formiamo due insiemi e stabiliamo la corrispondenza uno ad uno per vedere quale dei due insiemi è più potente, meno potente o equipotente (tanti quanti). Proponiamo di disegnare, come nell'esempio grafico successivo: più pesci, meno gatti; meno banane, più mele; tante mele quante pere.


E' ora il momento di formare insiemi secondo relazioni di potenza date. Sediamoci in cerchio, io formo un insieme e chiedo ad un bambino di formare un altro insieme più potente, ad un altro bambino di formare un insieme meno potente ed infine ad un terzo di formare un insieme con la stessa potenza, equipotente. Riflettiamo sul fatto che se un insieme è più potente, l’altro è meno potente. Rientrati in classe, usiamo i pastelli per costruire insiemi più potenti, meno potenti od equipotenti a quelli formati da noi sulla cattedra.


Affrontiamo ora la rappresentazione grafica delle relazioni di potenza mediante la corrispondenza uno ad uno. Se devo confrontare l’insieme delle foglie che ha portato Giovanni e l’insieme dei bambini posso mettere in corrispondenza uno ad uno (ogni bambino allunga un braccio e fa vedere la foglia) e controllare quali sono gli insiemi meno potenti, più potenti, equipotenti. Se invece disegno alla lavagna i due insiemi, non è possibile spostare gli elementi, non è possibile allungare un braccio e prendere le foglie. Come facciamo a mettere in corrispondenza uno ad uno? Ascoltiamo le proposte e poi facciamo vedere come si può procedere, mettendo in corrispondenza con le frecce. Vediamo altri esempi alla lavagna con i bambini, contemplando i casi in cui il primo insieme sia meno potente, più potente o equipotente.
Una scheda da stampare (più potente, meno potente)

https://dl.dropboxusercontent.com/u/47355280/schede%20da%20stampare/PIU.pdf

Un'altra scheda da stampare (equipotenza)
Sul quaderno facciamo eseguire un esercizio simile al seguente:



Rappresentiamo ora le relazioni di potenza. Formiamo due insiemi equipotenti, disegniamo sul quaderno

Sul quaderno



Prendiamo il registro e leggiamo il nome dei bambini. Alla lettura del proprio nome, il primo bambino si alza e deposita su un foglio (dove in precedenza abbiamo scritto “maschi” e “femmine”) un regolo bianco. Al termine mettiamo due stuzzicadenti da spiedini, uno alla base ed uno alla sommità delle torri. Si presenterà una situazione come questa, che registriamo sul quaderno.


Costruiamo altre torri e registriamo sul quaderno




> vuol dire MAGGIORE
< vuol dire MINORE
= vuol dire UGUALE.
Infine svolgiamo qualche attività per controllare il concetto di conservazione della quantità. Sistemiamo alcune palline dell'abaco ed alcuni regoli rossi in due insiemi equipotenti, usando la corrispondenza uno ad uno: verifichiamo la corrispondenza e l'equipotenza. Poi distanziamo tra loro i regoli rossi e chiediamo qual è l’insieme più potente, avviciniamo quindi i regoli rossi e chiedere qual è l’insieme meno potente. Riempiamo un bicchiere d’acqua e versiamolo in un contenitore alto e stretto, riempiamo lo stesso bicchiere con la stessa quantità di acqua e versiamone il contenuto in un contenitore basso e largo: chiediamo dove c’è più acqua. 


giovedì 16 ottobre 2014

I prerequisiti 2 - destra e sinistra


Prima di affrontare la destra e la sinistra è opportuno fare il punto sul concetto di "di fianco". Invitiamo gli alunni a mettersi di fianco ad altri oggetti o ad altri bambini; a disporre oggetti di fianco a se stessi o ad altri alunni; a disporre oggetti di fianco ad altri oggetti.
Per quanto riguarda i concetti di "destra" e "sinistra", possiamo affermare che si tratta di una differenziazione più difficile da cogliere rispetto alle altre localizzazioni spaziali: infatti si riferisce a due parti simmetriche del corpo che non presentano evidenti differenziazioni tra loro. Può passare anche molto tempo per acquisire una lateralizzazione definita, quindi è opportuno riprendere queste attività nel corso dell'anno scolastico (o meglio, degli anni scolastici) e non certo esaurirla nel breve lasso di tempo di un'unità didattica.
Nel primo stadio le attività sono finalizzate a riconoscere la destra e la sinistra su se stessi. Alla lavagna disegno la mia MANO DESTRA e la mia MANO SINISTRA e poi aiutiamo gli alunni a fare la stessa cosa su due pagine del quaderno. Chiediamo ai bambini di alzare la mano destra e mettiamo un simbolo adesivo. A cosa serve? Chiediamo quali parti del corpo sono doppie, una a destra e una a sinistra.
Attività: metti la gomma alla tua destra, prendi la matita con la tua mano sinistra e mettila sul tuo banco a sinistra, ecc.
Mettiamoci in cerchio: io sono il burattinaio, le mie parole sono i fili che vi fanno muovere. Alza il braccio destro, porta in avanti la gamba sinistra, tocca con mano dx la spalla destra, con la mano dx la spalla sn., ecc.
Raccontiamo la storia di Cappuccetto Giallo facendo eseguire i movimenti descritti:
“C’era una volta una bambina che si chiamava Cappuccetto Giallo. Incontrò un lupo, alzò il braccio destro e disse “Fermati”. Il lupo proseguì, Cappuccetto Giallo alzò il braccio sinistro e disse “Stop”, ma il lupo si avvicinò. Allora Cappuccetto Giallo toccò con la mano destra la spalla sinistra e cominciò a gridare “Aiuto!!!”. Ma nessuno la sentiva. Si fece quindi coraggio, portò il braccio sinistro sul fianco sinistro e gli disse: “Tu non sei un lupo, sei un buono a nulla. E poi io non sono sola, guarda alla mia destra, c’è ….”.Il lupo si distrasse, Cappuccetto Giallo afferrò un bastone e con la mano destra cominciò a tirarlo in testa al povero lupo che si spaventò e scappò”.

Un secondo stadio prevede attività finalizzate a localizzare elementi situati a destra o a sinistra del soggetto, posto in posizioni diverse. Per non fare confusione occorre guardare la propria mano. Tutto quello che si trova dalla parte della mano destra si dice a destra. Tutto quello che si trova dalla parte della mano sinistra si dice a sinistra. Facciamo vedere questa immagine. Se vediamo l'immagine noi siamo di fronte all'immagine.

Se guardiamo l'immagine il cane si trova alla nostra destra. Diciamo che il cane si trova a destra. L'albero si trova alla nostra sinistra. Diciamo che l'albero si trova a sinistra. La bambina si trova al centro. Centro vuol dire che non è né destra né sinistra. Centro vuol dire che si trova tra sinistra e destra.
Nella seguente figura vediamo due automobili


L' automobile di colore bianco si trova a sinistra. L' automobile di colore giallo si trova a destra. Con destra e sinistra distinguiamo le due automobili.
I concetti di destra e sinistra sono anche implicati nei segnali stradali, che molti alunni già conoscono o comunque hanno visto.


Uno stadio successivo vedrà gli alunni impegnati a individuare la destra e la sinistra in un oggetto. Dopo la fase operativa si può proporre una scheda come questa.

L'ultimo stadio è senz'altro il più difficile, in quanto deve far comprendere ai bambini la relatività delle posizioni, a far loro comprendere che ciò che sta a destra per noi si trova a sinistra di chi ci sta di fronte. Vediamo innanzitutto se riconoscono la dx e la sn su se stessi. Io prendo un quaderno nella mano dx ed un blocco nella mano sinistra e mi metto in posizione uguale alla loro, guardando nella stessa direzione. Che cosa ho nella mano destra? E in quella sinistra? Poi cambio posizione e mi metto di fronte a loro. Ripetere le domande. Di cosa ci accorgiamo? registriamo sul quaderno

Andiamo nell’atrio e mettiamoci a gruppi di 2, tenendo un regolo nella mano destra ed un blocco nella mano sinistra. I 2 bambini guardano nella stessa direzione e poi uno dei due si volta. Cosa è successo? Poniamo vicino alla cattedra 3 bambini, vediamo chi è al centro, chi a destra, chi a sinistra. Poi facciamo voltare e rappresentiamo sul quaderno
Un'attività di verifica on line o da stampare, da me preparata, si può trovare e svolgere sul mio blog delle verifiche: fai clic qui.

Ecco un esercizio per vedere se il bambino ha compreso i concetti presentati (può essere eseguito con l'aiuto di un adulto)



Vedi U. A. di riferimento

Una verifica on line

Una verifica cartacea

Dal 2 agosto 2010