lunedì 8 giugno 2015

Sottrazione col passaggio della decina - classe prima


Quando un'operazione di sottrazione passa attraverso la decina è possibile contare facendo tappa al 10. Come ho già detto a proposito dell'addizione, questo è un metodo molto utile per velocizzare il calcolo mentale ma è anche un modo di contare che inizialmente risulta poco semplice per i bambini. Da ciò deriva la necessità di proporlo in vari momenti ed in diversi modi. Ad esempio, usando i regoli, una volta che gli alunni hanno formato il numero indicato dal minuendo, possono togliere prima le unità sciolte fino a restare solo con la decina. A questo punto possono cambiare la decina rimasta in unità e togliere le unità che ancora mancano per formare il numero indicato dal sottraendo.


Anche l'utilizzo dell'abaco favorisce il processo di acquisizione del calcolo passando per la decina: si tolgono prima le palline dal bastoncino delle unità, poi non si hanno più unità da togliere. Come si fa? L'esperienza già compiuta con i regoli aiuterà senz'altro e qualche alunno sicuramente proporrà di cambiare la pallina della decina in 10 palline delle unità, in modo da poter togliere ancora le palline restanti.

La linea dei numeri forse è lo strumento migliore per l'interiorizzazione della strategia di calcolo, meglio se disegnata sul pavimento in modo da permettere il reale movimento dei bambini. Ad esempio, se devo eseguire 13 - 5, parto da 13 e torno indietro fino alla casa del 10, dove mi fermo un po' a riposare. Quanti passi indietro ho fatto ? 3. Quanti ne devo ancora fare, se ne dovevo compiere 5 indietro e ne ho fatti solo 3? Ancora 2.


Infine si può passare a formalizzare solo in modo simbolico il passaggio della decina:


venerdì 5 giugno 2015

Il passaggio della decina con l'addizione - classe prima


Quando il risultato delle addizioni supera la decina è possibile contare facendo tappa al 10. Questo è un metodo molto utile per velocizzare il calcolo mentale ma è anche un sistema che inizialmente risulta poco semplice per i bambini. Da ciò deriva la necessità di proporlo in vari momenti ed in diversi modi.

Ad esempio eseguiamo insieme 7 + 6 con i regoli e trascriviamo sul quaderno.



Eseguiamo insieme altre addizioni usando il materiale multibase e sempre registrando sul quaderno.


Eseguiamo insieme 6 + 5 con l’abaco

Eseguiamo insieme 6 + 7 sulla linea dei numeri

Per far esercitare gli alunni con le addizioni e rendere più interessante l'attività si può proporre il gioco del lancio dei dadi. Dividiamo la classe in 2 gruppi e stabiliamo il numero dei lanci: 13 ad esempio, perchè nella mia classe gli alunni sono 26. In ogni turno giocherà un alunno della squadra A ed un alunno della squadra B. Ogni giocatore lancerà due dadi riportando i risultati ottenuti in una tabella alla lavagna e sul quaderno. In ogni turno vince l'alunno e quindi la squadra che ha ottenuto il miglior punteggio.





Infine si può passare a formalizzare solo in modo simbolico il passaggio della decina:





Una prova di verifica su scheda da stampare

Vedi U. A. di riferimento

giovedì 4 giugno 2015

L'ordinalità - classe prima

Naturalmente il concetto di numero va acquisito nei suoi vari aspetti: cardinalità, ordinalità, compositività. In questo segmento di lavoro ci occupiamo dell'ordinalità numerica che, seppur a livello intuitivo, è già stata utilizzata dagli alunni tutte le volte che hanno contato una serie di oggetti, usando quindi in modo corretto la successione numerica. Una prima fase del lavoro potrebbe vedere l'insegnante che consegna agli alunni dei sacchettini o delle scatole con all'interno lo stesso tipo di oggetti ma in quantità diverse: gli alunni dovranno metterli in ordine crescente secondo la relazione "uno in più" e poi "uno in meno". Si può poi registrare sul quaderno.




La fase successiva potrebbe vedere l'uso della linea dei numeri murale o disegnata sul pavimento: i bambini si dovranno collocare sulla linea, riconoscendo il numero della loro posizione, quale numero c'è prima e quale c'è dopo. Leggiamo e memorizziamo i numeri in sequenza ascendente e discendente.


Vediamo ordinamenti crescenti e decrescenti di numeri prima alla lavagna e poi sul quaderno.



Nella terza fase è il momento di iniziare ad usare i termini "precedente" e "successivo": 12 precede 13 cioè viene subito prima, 12 è il precedente di 13. 14 segue 13 cioè viene subito dopo, 14 è il successivo di 13. Si possono proporre diverse attività, come, ad esempio distribuire ai bambini cartoncini con i simboli numerici: mettendo un cartoncino sulla cattedra chi ha i cartoncini col numero precedente o con quello successivo dovrà venire a sistemarli nell'ordine giusto. 

Adesso possiamo cominciare a comporre i numeri. Dopo alcuni esempi alla lavagna (che numero si nasconderà?) dare l’esercizio“Scrivo i numeri nascosti”


1 da e 5 u =


1 da e 8 u =


1 da e 2 u =


3 u =


7 u =


10 u =


2 da =


1 da =


1 da e 1 u =

Si può quindi passare ad usare i simboli <;>; = per confrontare numeri. Attenzione, non è corretto usare questi simboli per confrontare insiemi, vanno utilizzati solo per il confronto tra numeri.

Se io ho speso 1 da e 4 u di € e tu hai speso 14 €, chi ha speso di più? 14 = 14


Tu hai mangiato 0 da e 6 u di cioccolatini, io ne ho mangiati 8 u. Chi ne ha mangiati di più? 6 <>
Tu hai fatto il giro della palestra di corsa 1 da e 2 u di volte, XY l’ha fatto 1 da di volte. Chi ha fatto più giri? 12 > 10
Infine è il momento di usare gli aggettivi numerali. Ad esempio si possono mettere gli alunni in fila e far dire “ Io sono il primo, io sono il secondo, ecc” oppure svolgere giochi in palestra in cui agli alunni ordinati in file si possono proporre esercizi diversi: i primi saltino, i secondi battano le mani, i terzi rotolino, ecc.. Data una serie di oggetti si può chiedere di prenderne alcuni secondo la posizione occupata: prendi il decimo ed il quindicesimo.
Possiamo proporre una scheda: fai clic per stamparla


mercoledì 3 giugno 2015

Problemi sottrazione differenza - classe prima


Passiamo ora ai problemi aritmetici che coinvolgono la sottrazione come ricerca della differenza. Ribadisco l'importanza di lavorare molto insieme e di proporre situazioni che permettano ai bambini di riconoscere il fatto che si trovano di fronte alla ricerca della differenza. Facciamo quindi in modo che nelle situazioni affrontate siano presenti le domande "Qual è la differenza?" "Quante cose ci sono in più?" "Quanti elementi ci sono in meno?".
Proponiamo un testo da risolvere insieme.
"Giacomo ha 7 anni, sua sorella ne ha 10. Qual è la differenza?"
Nella risoluzione emergerà la difficoltà di disegnare gli anni (qualcuno proporrà di usare crocette o quadratini) e soprattutto dovremo far capire ai bambini che in situazioni come questa ci è utile la corrispondenza uno ad uno nel disegno.


Vediamo poi, ad esempio, un altro testo 

"Andrea possiede 20 figurine, mentre il suo amico Simone ne ha 16. Quante sono le figurine di differenza?"
Rappresentiamo con la drammatizzazione e poi con gli oggetti, analizziamo i dati, individuiamo la domanda, quindi risolviamo col disegno e i simboli.


Proponiamo un altro problema: "Giovanni possiede 5 Euro; Elias invece ne ha 9. Quanti Euro in più ha Elias?" e risolviamolo insieme.
Ancora insieme risolviamo un problema come il seguente.
"In una cassetta ci sono 16 mele rosse e 9 mele gialle. Quante sono in meno le mele gialle?"


Dal 2 agosto 2010