giovedì 8 gennaio 2015

I numeri da 0 a 9 - classe prima


Iniziamo facendo uso di una simbologia non convenzionale per rappresentare le quantità. Raccontiamo:
Beppe è un vecchio pastore: coltiva i campi, alleva le pecore, falcia l’erba. Ma Beppe non è andato a scuola, non sa leggere e non sa scrivere. Però sulla porta della stalla ha tracciato tante barrette:





Infatti per ogni pecora che ritorna nella stalla, Beppe traccia una barretta. Vogliamo provare anche noi?
Invitiamo un bambino a formare un insieme sulla cattedra e poi a scegliere, tra i cartellini che io ho già preparato, quello col numero equipotente di barrette. Rileviamo l’esatta corrispondenza barretta-oggetto.Rappresentiamo la stessa situazione alla lavagna e sul quaderno e poi facciamo esempi per far colorare un quadratino ogni oggetto dato.



Facciamo svolgere altre prove concrete ed esercizi disegnando il n° di barrette/crocette/quadratini corrispondenti agli oggetti dell’insieme. Ad esempio: DISEGNA TANTE CROCETTE QUANTI SONO GLI ELEMENTI DELL'INSIEME.

Possiamo proporre anche un'altra scheda: fai clic per stamparla. 




I simboli di Beppe, che sono belli, però creano disagio se c’è un grande numero di elementi. Come si può fare allora? Lasciamo che gli alunni si esprimano, analizzando i pro ed i contro delle loro proposte. Se nessuno lo ipotizza, possiamo poi proporre noi di provare ad inventare dei simboli corrispondenti alle varie quantità. Facciamo un esempio alla lavagna e poi facciamo provare gli alunni ad inventare dei simboli. In questo modo abbiamo fatto un passo avanti, non è più necessario disegnare tanti segni quanti sono gli oggetti da contare, basta mettere un segno al posto di una certa quantità. Però si affaccia un altro problema: se per indicare una quantità di tre elementi Marco usa il segno ∆, mentre Andrea usa il segno non si capiscono, diventa dunque necessario metterci d’accordo con segni che capiscono tutti: e questo è il significato delle cifre.
A questo punto siamo pronti a presentare le varie cifre. 

Cominciamo dallo zero proponendo ai bambini in classe di formare l'insieme dei bambini che hanno tre anni. L'insieme naturalmente resterà vuoto così come resterà vuoto se chiediamo di formare l'insieme dei gatti con le ali.
Rappresentiamo sul quaderno chiarendo che se un insieme è vuoto, si dice che gli elementi sono zero.

Per ogni numero poi da 1 a 9 cerchiamo di svolgere queste attività:
  • uso di materiale non strutturato per contare oggetti concreti curando corrispondenza tra parola e oggetti
  • contare oggetti raffigurati e rappresentare con le dita della mano la stessa quantità
  • ripassare il numero con il dito per favorire la coordinazione oculo manuale
  • presentazione del regolo del numero
  • posizionamento del numero sulla linea dei numeri
  • riproduzione grafica del numero in cifre ed in lettere
  • disegno di insiemi equipotenti
  • composizione del numero con i regoli
  • rappresentazione con l’abaco
  • esercizi orali
Sul quaderno per ogni numero proponiamo una trascrizione del lavoro svolto.


Colleghiamoci al numero 2 per svolgere qualche attività sui concetti di paio e di coppia.


"Giulia, che bel paio di scarpet­te hai messo questa mattina!" — "Ma che paio 
di calzettine  eleganti, Beatrice" - "Dove hai comprato quel paio di guanti 
Francesco?"

— "Chi sa dirmi perché ho detto un paio di scarpe?" — "Ah, perché sono due?"

— Allora, se voglio dire: « Hai una scarpa slacciata », non posso dire an­che "Hai un paio di scarpe slacciate?" Certamente no; la parola paio indi­ca due cose. Va bene: adesso io desi­dero una penna e un quaderno: sono due cose, posso usare la parola « paio? No, solo due cose uguali si possono chiamare paio.

Aiutiamo gli alunni a scoprire esempi: calzoni, mutande, maniche; sci, pattini; occhi, orecchie, gambe, braccia; tenaglie; pinze, molle, occhiali; un paio di orecchini, di fazzoletti, di matite; un paio di minuti, di ore, di mesi, di anni; un paio di volte ecc.

Bene, allora io chiamo qui, vicino alla cattedra, due bambini: posso dire che sono un paio di bambini? Molti bambini diranno di sì e allora dovremo far notare che anche la parola “coppia” indica un insieme che comprende due elementi uguali, ma non cose, bensì persone o animali, in genere di sesso diverso. Troviamo qualche esempio: una coppia di uccelli, di canarini, di sposi, di figli, di bambini.
Facciamo eseguire sul quaderno.
Continuiamo con il numero 3 ed i numeri successivi

-------------------------------------------------------------------------------------

Giochiamo con le dita: formiamo 5 dita in tanti modi possibili.
Se scriviamo o leggiamo di seguito i primi cinque numeri: 1 2 3 4 5 si dice che contiamo fino a cinque. Contare vuol dire ripetere i numeri uno dietro l'altro, in un certo ordine. Contare fino a cinque vuol dire ripetere: 1 2 3 4 5.
Procediamo con gli altri numeri:
-----------------------------------------------------------------------------------------------
---------------------------------------------------------------------------------------------------
--------------------------------------------------------------------------------------------------------


Naturalmente, mentre si avanza nella conoscenza dei numeri, che dovrà avvenire gradualmente, verranno proposte schede riassuntive per consolidare la conoscenza dell'aspetto cardinale del numero: se ne trovano su tutti i libri di testo e sui vari quaderni operativi.
Io qui propongo una scheda da stampare
A conclusione di questa attività proviamo a scrivere i numeri conosciuti alla lavagna, invitando gli alunni a leggerli, uno alla volta; viceversa facciamo andare gli alunni a scrivere alla lavagna numeri detti da altri compagni. Possiamo anche proporre un dettato di numeri sul quaderno.

Una scheda di verifica sull'equipotenza (numeri fino a 6).
Propongo ora una simpatica storiella tratta e adattata da Germana Girotti, Matemat, Quaderno di Matematica e Scienza, Carlo Signorelli Editore.
Una storia


Dal 2 agosto 2010