Iniziamo con esperienze ludiche e percettive per guidare al confronto di quantità.
Invitiamo gli alunni a uscire dal proprio posto dopo aver messo un pastello sul banco. Io vedo un insieme di pastelli e vedo anche un insieme di bambini. Di chi è questo pastello? Allora dico: “Il pastello rosso appartiene a …..” “E questo giallo di chi è?”. A ciascun pastello corrisponde un bambino. Facciamo tornare gli alunni ai loro posti, diciamo loro di restare in piedi dietro il banco e di tenere in mano il loro pastello. Verbalizziamo insieme: "A ciascun bambino corrisponde una pastello, ci sono tanti bambini quanti pastelli, l’insieme dei pastelli è potente come quello degli alunni."
Disponiamo i bambini in fila a 2 a 2: maschi e femmine. Ciascun bambino dà la mano ad una bambina. Rileviamo la situazione: a ciascun bambino corrisponde una bambina, ma a ciascuna bambina non corrisponde un bambino. L’insieme delle bambine è più potente, quello dei bambini è meno potente.
"Sapete quanti bambini ci sono in classe?" Contiamoci. "Avete tutti la sedia per sedervi? Ogni bambino ha il suo banco? Sapete dirmi quanti banchi ci sono? E quante sedie?" Togliamo alcune sedie. "Ci sono tante sedie quanti bambini? Sono più le sedie o i bambini? I bambini sono di più o di meno delle sedie?"
Invitiamo gli alunni a uscire dal proprio posto dopo aver messo un pastello sul banco. Io vedo un insieme di pastelli e vedo anche un insieme di bambini. Di chi è questo pastello? Allora dico: “Il pastello rosso appartiene a …..” “E questo giallo di chi è?”. A ciascun pastello corrisponde un bambino. Facciamo tornare gli alunni ai loro posti, diciamo loro di restare in piedi dietro il banco e di tenere in mano il loro pastello. Verbalizziamo insieme: "A ciascun bambino corrisponde una pastello, ci sono tanti bambini quanti pastelli, l’insieme dei pastelli è potente come quello degli alunni."
Disponiamo i bambini in fila a 2 a 2: maschi e femmine. Ciascun bambino dà la mano ad una bambina. Rileviamo la situazione: a ciascun bambino corrisponde una bambina, ma a ciascuna bambina non corrisponde un bambino. L’insieme delle bambine è più potente, quello dei bambini è meno potente.
"Sapete quanti bambini ci sono in classe?" Contiamoci. "Avete tutti la sedia per sedervi? Ogni bambino ha il suo banco? Sapete dirmi quanti banchi ci sono? E quante sedie?" Togliamo alcune sedie. "Ci sono tante sedie quanti bambini? Sono più le sedie o i bambini? I bambini sono di più o di meno delle sedie?"
Passiamo quindi ad esperienze con materiale non strutturato e strutturato per cogliere le relazioni di potenza mediante la corrispondenza uno ad uno. Con oggetti vari e con i regoli formiamo due insiemi e stabiliamo la corrispondenza uno ad uno per vedere quale dei due insiemi è più potente, meno potente o equipotente (tanti quanti). Proponiamo di disegnare, come nell'esempio grafico successivo: più pesci, meno gatti; meno banane, più mele; tante mele quante pere.
E' ora il momento di formare insiemi secondo relazioni di potenza date. Sediamoci in cerchio, io formo un insieme e chiedo ad un bambino di formare un altro insieme più potente, ad un altro bambino di formare un insieme meno potente ed infine ad un terzo di formare un insieme con la stessa potenza, equipotente. Riflettiamo sul fatto che se un insieme è più potente, l’altro è meno potente. Rientrati in classe, usiamo i pastelli per costruire insiemi più potenti, meno potenti od equipotenti a quelli formati da noi sulla cattedra.
Affrontiamo ora la rappresentazione grafica delle relazioni di potenza mediante la corrispondenza uno ad uno. Se devo confrontare l’insieme delle foglie che ha portato Giovanni e l’insieme dei bambini posso mettere in corrispondenza uno ad uno (ogni bambino allunga un braccio e fa vedere la foglia) e controllare quali sono gli insiemi meno potenti, più potenti, equipotenti. Se invece disegno alla lavagna i due insiemi, non è possibile spostare gli elementi, non è possibile allungare un braccio e prendere le foglie. Come facciamo a mettere in corrispondenza uno ad uno? Ascoltiamo le proposte e poi facciamo vedere come si può procedere, mettendo in corrispondenza con le frecce. Vediamo altri esempi alla lavagna con i bambini, contemplando i casi in cui il primo insieme sia meno potente, più potente o equipotente.
Una scheda da stampare (più potente, meno potente)
Un'altra scheda da stampare (equipotenza)
Sul quaderno facciamo eseguire un esercizio simile al seguente:
Un'altra scheda da stampare (equipotenza)
Sul quaderno facciamo eseguire un esercizio simile al seguente:
Rappresentiamo ora le relazioni di potenza. Formiamo due insiemi equipotenti, disegniamo sul quaderno
Sul quaderno
Prendiamo il registro e leggiamo il nome dei bambini. Alla lettura del proprio nome, il primo bambino si alza e deposita su un foglio (dove in precedenza abbiamo scritto “maschi” e “femmine”) un regolo bianco. Al termine mettiamo due stuzzicadenti da spiedini, uno alla base ed uno alla sommità delle torri. Si presenterà una situazione come questa, che registriamo sul quaderno.
Costruiamo altre torri e registriamo sul quaderno
> vuol dire MAGGIORE
< vuol dire MINORE
= vuol dire UGUALE.
Infine svolgiamo qualche attività per controllare il concetto di conservazione della quantità. Sistemiamo alcune palline dell'abaco ed alcuni regoli rossi in due insiemi equipotenti, usando la corrispondenza uno ad uno: verifichiamo la corrispondenza e l'equipotenza. Poi distanziamo tra loro i regoli rossi e chiediamo qual è l’insieme più potente, avviciniamo quindi i regoli rossi e chiedere qual è l’insieme meno potente. Riempiamo un bicchiere d’acqua e versiamolo in un contenitore alto e stretto, riempiamo lo stesso bicchiere con la stessa quantità di acqua e versiamone il contenuto in un contenitore basso e largo: chiediamo dove c’è più acqua.