Settima tappa: la montagna di fuoco
Finalmente fuori dal Regno della Nebbia, ci apparve uno
splendido paesaggio, con colline e poi una grandissima verde pianura costellata
da fiumi e laghi: la pianura del Sud.
Questo luogo ci parve un paradiso, dopo tutte le difficoltà
attraversate e decidemmo quindi di scendere al suolo per bere e per compiere
una parte del percorso nuotando in quei bellissimi fiumi che avevamo notato
dall’alto.
Dovete sapere, cari ragazzi, che noi palmipedi amiamo moltissimo
l’acqua ed era da tanto, troppo tempo che non ci permettevamo il lusso di una
bella nuotata.
Nuotammo per tantissimo tempo e ci divertimmo un mondo: giocavamo a
sorpassarci, a spruzzarci, a fare il quacksurf. Ed in questo modo attraversammo
tutta quella grande pianura, quasi senza accorgercene.
E dopo la grande pianura riprendemmo il volo sorvolando montagne meno
alte delle precedenti e colline bellissime: il volo fu lunghissimo e devo
dirvi, ragazzi, che io e Anatra grigia soffrimmo un po’ di solitudine. Che
volete farci, noi oche siamo grandi chiacchierone ed amiamo vivere in comunità
numerosissime quindi essere solo in due ci intristiva un poco.
Giungemmo finalmente alla Montagna di fuoco: eravamo
quackstanche, superquackstanchissime ma non potemmo fare a meno di ammirare lo
straordinario spettacolo che si apriva davanti ai nostri occhi. Si trattava di
una montagna altissima ricoperta di neve e che culminava non con una cima ma
con un buco enorme e tondeggiante dal quale uscivano sfrigolando fiumi di fuoco
liquido che poi scendevano sui fianchi della montagna sciogliendo la neve dove
passavano.
I nostri occhi non si stancavano di riempirsi di immagini incredibili,
che mai avremmo pensato di poter vedere: eravamo letteralmente rapite da ciò
che vedevamo da non accorgerci che il pericolo era vicinissimo. Spuntò
improvvisamente al fondo di una valle profonda che iniziò a risalire a tutta
velocità: Falco Zero aveva proprio scelto la Montagna di fuoco per impedirci di
proseguire ulteriormente. Era una delle ultime possibilità che aveva perché
ormai ci eravamo avvicinate moltissimo all’isola dei Piedi Palmati che si trova nel grande Mare
del Sud e che era la meta della nostra missione.
Stavolta ci sentimmo proprio spacciate, eravamo troppo stanche per
volare ancora e Falco Zero era proprio sopra di noi che volteggiava
gorgheggiando suoni di guerra e di vittoria. Fece alcuni ampi giri sulle nostre
teste e poi si preparò alla picchiata per farla finita una volta per tutte con
noi.
Fu proprio mentre iniziava la picchiata che dalla bocca della Montagna di fuoco uscì un getto altissimo
di fuoco, accompagnato da gas, cenere, pietre infocate; nello stesso momento
udimmo che le urla di vittoria di Falco
Zero si erano trasformate
in urla di dolore. Guardammo in alto e vedemmo la smorfia di Falco Zero e le sue penne e piume bruciacchiate ed
assistemmo, con grande gioia, alla sua fuga precipitosa alla ricerca di qualche
pozza d’acqua dove poter lenire i dolori delle bruciature.
Senz’altro per un bel po’ di tempo non lo avremmo rivisto.
Sappiamo che una parte della forza di quell’eruzione è stata
generata dal vostro aiuto e dalla vostra energia e sappiamo anche che voi bambini delle classi
quarte avete compiuto la sesta prova. Guardate i quackrisultati
della 4B di Imperia:
Insomma! Si poteva
fare quack quack meglio, cercate di fare un po’ più di attenzione, comunque
useremo la vostra energia per ripartire per completare la nostra missione. Ci
vediamo al termine della prossima tappa.
Intanto i traguardi che
dovrete raggiungere nella settima tappa del vostro viaggio sono questi. Leggo:
- Saper risolvere problemi con le frazioni
- Comprendere il concetto di area
- Conoscere le misure di superficie
Mi raccomando, bambini! Siamo anche nelle vostre mani e
contiamo su di voi!