Dopo la fase iniziale in cui abbiamo affrontato collettivamente i problemi sull’addizione sia per rivedere il significato logico dell’operazione sia per riflettere sui vari momenti dell’algoritmo risolutivo, penso si possa iniziare a proporre situazioni che gli alunni dovranno risolvere individualmente.
Osservo ancora una volta che i problemi dovrebbero nascere da esperienze concrete oppure essere una conseguenza di situazioni reali o di situazioni coinvolgenti e motivanti per gli alunni.
Le varie fasi di risoluzione dovrebbero consistere in una lettura del testo, magari accompagnata dal racconto o dalla drammatizzazione del testo. Per quanto riguarda l’analisi dei dati io personalmente preferirei che gli alunni la svolgessero mentalmente, sottolineando soltanto i dati utili ed il dato da trovare (per evitare che la procedura di soluzione diventi troppo macchinosa), ma ho notato che nella scuola secondaria inferiore della mia città invece li richiedono scritti ed allora tanto vale che li abitui subito. Al momento dell’analisi dei dati dovrebbe seguire la rappresentazione grafica (per ora), la registrazione simbolica (i calcoli) e la risposta.
Ecco un problema risolto individualmente (chiarisco che voglio che siano presenti in questo blog i lavori di tutti i miei alunni, indipendentemente dal loro ordine o correttezza):
Per quanto riguarda l’addizione proporrei gradualmente, problemi di tipo diverso che coinvolgano l’unione di quantità omogenee, di quantità non omogenee, la situazione additiva, con tre addendi.
Propongo qui alcuni esempi per ciascuna tipologia, fermo restando che sono solo esempi e che è utile invece costruirli a partire da situazioni che ognuno potrà considerare nella propria classe e nella propria realtà.
Le varie fasi di risoluzione dovrebbero consistere in una lettura del testo, magari accompagnata dal racconto o dalla drammatizzazione del testo. Per quanto riguarda l’analisi dei dati io personalmente preferirei che gli alunni la svolgessero mentalmente, sottolineando soltanto i dati utili ed il dato da trovare (per evitare che la procedura di soluzione diventi troppo macchinosa), ma ho notato che nella scuola secondaria inferiore della mia città invece li richiedono scritti ed allora tanto vale che li abitui subito. Al momento dell’analisi dei dati dovrebbe seguire la rappresentazione grafica (per ora), la registrazione simbolica (i calcoli) e la risposta.
Ecco un problema risolto individualmente (chiarisco che voglio che siano presenti in questo blog i lavori di tutti i miei alunni, indipendentemente dal loro ordine o correttezza):
Per quanto riguarda l’addizione proporrei gradualmente, problemi di tipo diverso che coinvolgano l’unione di quantità omogenee, di quantità non omogenee, la situazione additiva, con tre addendi.
Propongo qui alcuni esempi per ciascuna tipologia, fermo restando che sono solo esempi e che è utile invece costruirli a partire da situazioni che ognuno potrà considerare nella propria classe e nella propria realtà.
Un test sui contenuti dell'unità 3: problemi con addizione o sottrazione
Un test/gioco on line per i tuoi alunni
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