Individuiamo oggetti la cui forma possa essere ricondotta a quella delle principali figure solide: cubo, parallelepipedo, piramide, cilindro, prisma. Ricopriamo la superficie di questi oggetti con tempera lavabile e poi proviamo a realizzare impronte delle facce dei vari solidi. Se non vogliamo sporcarci le mani, facciamo tracciare su un foglio il contorno delle facce.
In questo modo passiamo da oggetti reali, solidi e tridimensionali, alla rappresentazione delle principali figure piane.
In questo modo passiamo da oggetti reali, solidi e tridimensionali, alla rappresentazione delle principali figure piane.
Incolliamo alcune di queste figure su cartoncino e poi facciamole ritagliare ai bambini, che, usando le forbici (a punta arrotondata) si renderanno conto dei cambi di direzione e se il taglio procede in maniera spezzata o continua, retta o curva. Dividiamo poi i bambini in gruppi: consegniamo le figure ritagliate, lasciamo che osservino e manipolino figure poligonali e non, eseguendo le classificazioni che ritengono opportune.
Facciamo individuare i lati ed i vertici e facciamo spiegare i criteri di classificazione usati: se non l’hanno fatto autonomamente indichiamo noi di classificare in base al numero ed alla lunghezza dei lati denominando le figure: triangoli, rettangoli, quadrati, cerchi.
Facciamo vedere come le figure siano sempre tali anche se sottoposte a trasformazioni isometriche, quali rotazioni, traslazioni.
Proviamo a far costruire figure con il geopiano o con listelli.
Se abbiamo a disposizione un computer facciamole disegnare anche con Paint o altri programmi similari.
Propongo qui una scheda da stampare tratta dal sussidiario “Nel giardino scopro“ della Giunti Scuola. Se vuoi stamparla fai clic qui.
Altre schede da stampare si trovano sul sito delle verifiche, nel post dedicato alla preparazione alle Prove Invalsi: fai clic qui per visualizzarlo.
Una verifica scritta da stampare